Riccardo Taverna, Direttore Economia Civile & Sostenibilità Aida Partners
L’imprenditore illuminato lascia il segno: il Villaggio Crespi d’Adda, la Borgata Leumann a Torino ma ancora il magnate Rossi a Schio, solo per citarne alcuni. Oggi quel segno possono e devono lasciarlo le imprese sostenibili.
Una sostenibilità che è sempre più sinonimo di competitività; una azienda responsabile ha un reale e tangibile vantaggio – non solo reputazionale – sul proprio mercato. Operare entro perimetri etici e rispettosi significa produrre redditività solida e proiettata nel lungo termine, cosa alquanto improbabile se si ragiona in termini di massimo rendimento esaurendo il pianeta o abusando dei contesti sociali.
La piena consapevolezza del ruolo che un impresa svolge deve essere posta al centro della cultura gestionale. Non esiste azienda che abbia agito irresponsabilmente senza saperlo e ‘riconvertire’ la propria produzione in tal senso è il più bel segnale di un cambiamento strutturato.
La sostenibilità vivrà e prospererà solo se accompagnata da una convenienza tangibile; mettere a reddito questo fattore non solo è possibile ma anche dovuto. Il mercato è pronto a premiare aziende virtuose, e non vale solo per consumatori o dipendenti ma anche per investitori, finanziatori e istituzioni che stanno iniziando ad accompagnare – e valutare – una economia più a misura d’uomo.
La sostenibilità, o per meglio dire l’etica applicata secondo la propria matrice gestionale, è impalpabile, non si studia, non ha un modello né codici esecutivi, è un modo di interpretare la propria azienda in armonia con circostanze ed ambiti di attività. E’ negli occhi di chi la guarda e di chi governa l’impresa. In Italia abbiamo un numero considerevole di aziende anche piccole che da anni già rendicontano il loro impegno socio-ambientale, quindi si !, ogni azienda deve puntare ad acquisire quella che ci piace definire la dote competitiva connessa ai modelli comportamentali.
La Biblioteca del Bilancio Sociale, dal 2014, è il punto di incontro per le imprese, un laboratorio di studio assieme ad Aida Partners (BBSLAB sta sviluppando un algoritmo per valutare i bilanci di sostenibilità dal punto di vista dell’efficacia della comunicazione), un network che valorizza e promuove la lettura dei contenuti dei bilanci di sostenibilità. Grazie ad un accordo con Askanews e Sole24Ore BBS accompagna le imprese nella divulgazione dei contenuti sostenibili e nel momento di presentazione del documento attraverso dei veri e propri ‘lanci d’agenzia’. BBS è un centro documentale di riferimento per tutti coloro che nel tempo impareranno a conoscere e valutare in via ragionata tutte le informazioni contenute in queste relazioni.
BBS offre un palcoscenico alle aziende virtuose per condividere esperienze e storie, poiché alla sostenibilità sono sempre legate storie e racconti di straordinario interesse per tutti.
Riccardo Taverna, Direttore Economia Civile & Sostenibilità Aida Partners
Ecco l’elenco (SCARICA QUI IL FILE) delle imprese che a novembre hanno depositato – tutte sotto standard GRI – la loro rendicontazione non finanziaria relativa all’anno 2020 in CONSOB
Sono 210 di cui il 20% – 42 soggetti – ha optato per integrare, pur in modo evidenziato e distinto, queste informazioni nella relazione di gestione.
16 le aziende virtuose che hanno depositato il documento a titolo volontario, non rientrando nei parametri dell’obbligatorietà voluta dalla direttiva e qui le elenchiamo: Acque Venete, Aimag, Alba Leasing, Assimoco, Cassa Centrale Raiffeisen Alto Adige, Comer, Feralpi, Gedi, Gruppo Torinese Trasporti, Ima Illimity Bank, Infrastrutture Wireless Italiane, Massimo Zanetti Beverage, Novamont, Techedge e Università Tor Vergata
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