etica newsl Governance & Accountability Institute indica che nel 2015 l’81% delle società dell’S&P500 ha pubblicato un Corporate Sustainability Report. Erano il 20% nel 2011. Boerner (G&A): «Chi non rendiconta indietro rispetto ai peer agli occhi degli investitori»

Dal 20% a oltre l’80%. In cinque anni sono quadruplicate le grandi aziende quotate americane che pubblicano il bilancio di sostenibilità. L’ultima rilevazione del Governance & Accountability Institute indica che nel 2015 l’81% delle società dell’S&P500 ha pubblicato un Corporate Sustainability Report. Si tratta di 8 società su 10. Nel 2011 erano due su 10, ossia il 20%, per salire nel 2012 al 53%, diventando così la maggioranza, nel 2013 erano il 72% e nel 2014 il 75%.

L’indice S&P500 è un buon termometro dell’interesse delle big Usa perché rappresenta l’80% di tutta la capitalizzazione del mercato relativa alle grandi aziende quotate Usa.

«Continuiamo ad assistere a dimostrazioni di interesse molto chiare da parte della comunità corporate verso il reporting di sostenibilità – ha sottolineato Louis D. Coppola, vice presidente esecutivo di G&A Institute – Misurare, gestire e rendicontare sui temi Esg è diventata una pratica mainstream sia nella comunità aziendale sia in quella degli investitori. I leader comprendono sempre più l’importanza critica di adottare e implementare strategie, prodotti, servizi, programmi e iniziative che riflettono l’ambiente di business del 21esimo secolo, così come l’interesse degli investitori e degli importanti stakeholder». Allo stesso tempo, fa notare G&A, i bilanci aziendali di sostenibilità sono diventati più sofisticati nella rendicontazione, con un maggiore focus su concetti come la materialità, l’engagement, la confrontabilità e l’equilibrio con l’obiettivo di rendere i dati Esg più utili strategicamente per il processo decisionale sia del management sia degli stakeholder inclusi gli investitori.

grafico news

C’è però ancora uno zoccolo duro che non si preoccupa di rendicontare sui temi della sostenibilità e che nel 2015 pesa per il 19% delle società dell’S&P500.

A mantenere salda questa posizione sono soprattutto i settori dei beni di consumo discrezionali e della finanza (il numero di società che non rendicontano è rimasto stabile a 24 per entrambi rispetto al 2014) . Diverse società che hanno scelto di non rendicontare la sostenibilità si trovano però anche nell’information technology(15 società, erano 20 nel 2014), nell’health care (13 società, erano 15 nel 2014), nell’energia (8 società, erano 12 nel 2014) e negli industriali, che però registrano il miglioramento più marcando scendendo in un anno da 18 a 11 società che non pubblicano il report di sostenibilità.

«Di fronte al continuo aumento di report di sostenibilità, ci chiediamo cosa pensino le società che hanno deciso di non rendicontare – ha detto Hank Boerner, presidente di G&A Institute – Queste compagnie sono chiaramente in ritardo rispetto ai peer dell’S&P500, che rappresenta un benchmark molto importante per gli investitori istituzionali»

Elena Bonanni