Lo scorso 4 luglio è stato pubblicato un nuovo decreto riguardante le linee guida che tutto il mondo non profit deve svolgere per rendere conto delle loro attività.

Si tratta dell’Adozione delle Linee Guida per la redazione del bilancio sociale degli Enti del Terzo Settore –  SCARICA QUI  – dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali.

A prescindere dell’obsoleta e superata definizione del documento (se non rendicontazione non finanziaria almeno si parli di bilancio di sostenibilità), si è posta luce su una questione già intrinseca nella mission delle organizzazioni non profit, ossia il loro operato socio-ambientale che è oggetto primo ed unico dell’attività espressa in fase di atto costitutivo.

Ciò che spesso manca, è una documentazione più chiara ed esaustiva sui bilanci d’esercizio essendo questa galassia di realtà per lo più poco soggetta a particolari obblighi contabili.

Infatti le organizzazioni non lucrative generano una concorrenza nell’acquisizione dei contributi esterni, sia materiali come beni e lavoro prestato dai volontari, e sia finanziari.

Di conseguenza, è fondamentale che l’ente non profit risponda con una politica sincera di comunicazione, dato che l’interesse di coloro che mettono denaro (finanziatori pubblici o privati) è strettamente legato a comprendere il grado di raggiungimento dei servizi prodotti.

 

Nonostante non si possa fare un diretto paragone tra il profitto delle imprese commerciali e quello delle organizzazioni sopra citate, sarebbe necessario fornire un bilancio completo dal punto di vista della sua natura contabile e finanziaria.

Questo vuol dire che non è più sufficiente indicare solamente le risorse finanziarie ottenute e le spese sostenute, bensì esplicitare all’interno del bilancio tutte le attività effettivamente svolte sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo.

 

Un altro aspetto assente nelle linee guida pubblicate riguarda proprio l’impatto sociale. In tutta analisi è quello che giustifica il regime di favore di cui gode il terzo settore. Questo vorrà significare una nuova linea guida ministeriale?