arte di migliorare

Le strade convergenti per creare profitto sostenibile

Il Lean Management cerca risultati tramite il miglioramento delle performance dell’impresa attraverso la crescita delle competenze dei collaboratori, con il miglioramento del flusso tra persone e luoghi/strumenti di lavoro, riducendo tutti i processi che non creano valore ma soprattutto diminuendo lo spreco di materiali, di tempo, di scorte e trasporti inutili, di ogni fase che non porta valore aggiunto… lo spreco interno lordo come nuovo indicatore per la crescita.

Di fatto sono tutti benefici sociali, verso i clienti / consumatori posti all’apice del riassetto, nei riguardi del propri lavoratori coinvolti, valorizzati e migliorati in competenze anche con la creazione di un ambiente di lavoro positivo e la sistematica riduzione dello spreco (materiali, energia, trasporti, spazi) favorisce di molto l’ambiente e non ultimi i fornitori che devono riposizionarsi in una ‘catena’ lean che ripropone appunto il cliente all’apice della formula produttiva.

In un libro illuminante del Prof. Arnaldo Camuffo ( L’arte di migliorare – Made in Lean Italy per tornare a competere edito da Marsilio ) l’apertura mentale e metodologica a questa trasformazione sociale e culturale che richiede profondi adattamenti nei modelli di comportamento che si basa su un diverso concetto produttivo, organizzativo e manageriale (l’eliminazione dello spreco e della variabilità non necessaria attraverso un processo incessante di risoluzione dei problemi) e che, come tale, è prima di tutto basata sulla conoscenza.

E dalla prefazione del libro a firma Jim Womak testualmente cito e condivido “ Ciò che in realtà vediamo è il declino nella capacità di un numero crescente di imprese di creare valore per i propri clienti utilizzando meno risorse (…) come conseguenza riteniamo che la Grande Crisi iniziata nel 2008 è in realtà destinata a durare per sempre. Essa sarà la base per costituire una sorta di ‘nuova normalità’ .

MB