Una scelta che conviene
L’impresa – se responsabile – è protagonista del sistema sociale e ambientale in cui opera, pone e propone modelli di comportamento che debbono essere tradotti in valore e vantaggio.
Oggi si apre una straordinaria occasione per le imprese; nel pieno di una crisi totalitaria ( mercato, valori,lavoro, fiducia) poter tornare a competere su nuovi asset di mercato, il profitto può anche basarsi su solide strategie di sostenibilità, sinonimo di lungo termine.
Avere la possibilità di dichiarare quindi rendere pubblico un buon governo è una chance, la migliore se messa nelle mani giuste.
Ma tutto questo non deve assolutamente essere inteso come l’ennesimo adempimento burocratico che un impresa si ritrova sulle spalle; bisogna che corrisponda alla naturale tendenza di ogni sana politica del terzo millennio: LA SEMPLICITA’.
Bisogna che l’Italia porti questa opportunità alla portata di tutti affinché si vada a creare una reale politica di motivazione e vantaggio.
Che si faccia tesoro delle esperienze di aziende che per dimensione hanno già acquisito consapevolezza di questo inevitabile ruolo sociale, ma creare una filiera contagiosa dove fornitura e sub fornitura debba e soprattutto possa ragionare in scala sugli stessi elementi gestionali è l’elemento per tramutare una tendenza in strategia.
Le nostre PMI – pur non contemplate dalla legge – devono avere un ruolo compatibile a quello che ricoprono nel tessuto produttivo nazionale, potrebbero essere la chiave di svolta per fare del nostro paese la vera buona pratica europea in materia.
Tantissime medie imprese hanno già la CSR nel sangue, pur senza un manager poiché è l’imprenditore stesso a capire quanto questa attitudine – radicata e inserita stabilmente nei parametri decisionali – possa giovare alla reputazione e quindi al fatturato.
Oggi il mercato ancora si frammenta tra chi lo fa ( il bilancio) perché gli hanno detto che si deve, chi ancora non ha ben capito cosa sia, chi lo ha usato – e con perizia – come foglia di fico, chi sostenibile non lo è per nulla ( ma avrà man mano vita sempre più dura poiché su queste partite non c’è una authority che ti multa, è il mercato che ti stanga dall’oggi al domani).
Redigere un bilancio di sostenibilità è fondamentale per gestire la transizione verso un economia globale coniugando redditività a lungo termine, giustizia sociale e protezione dell’ambiente e in questa direzione l’Europa 2020 sta indirizzando incentivi di mercato e politici che ricompensino gli investimenti in tal senso.
Qui vi offriamo l’elaborazione realizzata da BBS della direttiva 2013/34 ( la normative UE su bilanci di esercizio e bilanci consolidati) che è stata modificata e implementata in alcuni articoli si da inserire in questo contesto anche la rendicontazione di sostenibilità.